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10 esempi pratici di precisione e accuratezza nella pratica traduttiva e di revisione

Precisione e accuratezza sono aspetti ritenuti (a ragione) fondamentali nel lavoro, che rivestono un ruolo fondamentale anche nell’ottica del rapporto di collaborazione e fiducia con il committente. A mio parere, inoltre, denotano attenzione, serietà e rispetto per il lavoro delle altre persone con cui ci si trova, direttamente o indirettamente, a collaborare.

Ma come si concretizzano nell’attività di traduzione, revisione e consulenza linguistica?

In questo contributo, propongo 10 esempi pratici.

Credo sia un ambito in cui non ci si debba mai sentire “arrivati”, ma al contrario si possa e si debba cercare di migliorare costantemente, per offrire, in definitiva, un servizio che soddisfi o persino superi le aspettative.

Vediamo dunque insieme quali sono i passaggi e gli strumenti che si possono utilizzare per una traduzione e una revisione precisa e accurata sul piano terminologico, stilistico e grammaticale.

1. Verifiche terminologiche a vari livelli, ad esempio:

  • verifica se esiste già una traduzione approvata (ad esempio, nel caso di un testo tecnico) e/o ufficiale (ad esempio, nel caso di un testo giuridico per la Svizzera) di un termine o un’espressione. Gli strumenti di cui mi avvalgo a tale scopo sono: memorie di traduzione, banche dati terminologiche e glossari (del committente e/o istituzionali, ad es. TERMDAT), materiale di riferimento (ad esempio, versioni precedenti del documento da tradurre);
  • verifica se esistono dei modelli ufficiali per la redazione del testo di arrivo (ad esempio, nel caso degli estratti dal registro di commercio della Svizzera, o del Documento contenente le informazioni chiave o Foglio informativo di base, a seconda che sia destinato all’Italia o alla Svizzera). Nel primo esempio sopra, tramite l’Indice centrale delle ditte (Zefix) è possibile accedere al registro di commercio; impostando, ad esempio, la lingua italiana, si potranno visionare le intestazioni in italiano delle varie sezioni. Nel secondo esempio, si dovrà consultare la versione italiana delle normative applicabili (rispettivamente, il regolamento (UE) n. 2017/653 e la legge sui servizi finanziari, LSerFi);
  • verifica se per una ditta esiste anche una denominazione nella lingua di arrivo. Riallacciandomi al primo esempio sopra, nel caso della Svizzera, tramite Zefix è possibile
  • verificare se una ditta è iscritta anche con una denominazione nella lingua della traduzione;
  • verifica delle citazioni presenti nel testo: non è raro, ad esempio, che un testo finanziario (come una newsletter di una banca rivolta agli investitori o un report sull’andamento dei mercati finanziari di una società di gestione degli investimenti) contenga citazioni di autori, personalità politiche o anche semplicemente proverbi ed espressioni idiomatiche. Gli strumenti che possono tornare utili in questo caso sono: opere citate, articoli di stampa, dizionari generici e specializzati;
  • verifiche terminologiche generali. A tale scopo, si possono consultare dizionari generici e specializzati, banche dati terminologiche e glossari, corpora.

2. Verifica dell’impaginazione e delle tecniche di redazione:

  • nel caso, ad esempio, di una traduzione che dovrà essere successivamente asseverata, e per la quale è necessario lavorare direttamente in Word, è fondamentale prestare attenzione a ogni minimo dettaglio, nello specifico: tabelle, elenchi, timbri, emblemi, loghi, firme, frasi e diciture scritte a mano. Per questo motivo, è fondamentale avere dimestichezza con le tecniche di impaginazione e, nell’esempio sopra, di redazione (vale a dire, come segnalare correttamente e coerentemente nel testo la presenza degli elementi citati). Aggiungo anche righello e lente d’ingrandimento.

3. Verifica della coerenza interna all’interno di un documento:

  • nel caso, ad esempio, di una traduzione giuridica, finanziaria o assicurativa, è importante ricordare che i termini non sono intercambiabili: non possiamo utilizzare sinonimi o varianti, tanto più se si tratta di termini definiti all’interno del documento stesso. Gli strumenti fondamentali, in questo contesto, sono: il controllo della terminologia (a fronte di un glossario) all’interno dei software di traduzione assistita (CAT) o di programmi specifici (ad esempio, Xbench); il controllo “manuale” con la funzione Trova; la ricerca delle occorrenze all’interno di memorie di traduzione.

4. Controllo ortografico e grammaticale:

  • individuazione e correzione di eventuali errori ortografici e grammaticali, anche di errori non rilevabili da un correttore ortografico (vale a dire, parole scritte correttamente ma errate nel contesto specifico) che tuttavia potrebbero generare errori grammaticali e/o di stile;
  • verifica della coerenza nell’uso di maiuscole e minuscole, tanto più se si tratta di termini definiti all’interno del documento stesso.

Gli strumenti che possiamo utilizzare in questo caso sono: il controllo ortografico e grammaticale in Word; il controllo ortografico all’interno dei software di traduzione assistita (CAT); il controllo “manuale” con la funzione Trova; la ricerca delle occorrenze all’interno di memorie di traduzione.

5. Verifica dell’uso corretto della punteggiatura:

  • individuazione e correzione di eventuali usi errati della punteggiatura nella lingua di arrivo, ad esempio doppi spazi, parentesi in eccesso, spazi prima dei simboli di punteggiatura. In questo caso, possiamo avvalerci di strumenti quali: il controllo della qualità all’interno dei software di traduzione assistita (CAT) (in cui è possibile personalizzare le impostazioni); il controllo “manuale” con la funzione Trova; infine, può tornare utile la consultazione di guide di stile e manuali o prontuari di punteggiatura in caso di dubbi.

6. Verifica del rispetto delle convenzioni redazionali del committente, ad esempio:

  • punteggiatura all’interno degli elenchi;
  • uso degli spazi (protetti e non) prima di determinati simboli;
  • stile delle virgolette;
  • tipo di apostrofo;
  • formati specifici per data, orario e indirizzo;
  • formato dei numeri.

A questo proposito, è fondamentale: un’attenta consultazione delle guide di stile; la visualizzazione costante del testo di partenza a schermo; il controllo “manuale” con la funzione Trova (a fronte, ad esempio, di appunti presi durante la traduzione).

7. Verifica del rispetto di istruzioni specifiche, ad esempio:

  • istruzioni dettagliate in merito a quali parti di testo devono essere tradotte e quali no;
  • istruzioni in merito allo stile, all’appellativo, a determinate formule di saluto da utilizzare;
  • documenti di descrizione del tono di voce aziendale;
  • politica aziendale in relazione al linguaggio inclusivo.

Al riguardo, è importante: un’attenta consultazione delle guide di stile e dei documenti specifici forniti dal committente; un’attenta rilettura della traduzione; il controllo “manuale” con la funzione Trova (a fronte, ad esempio, di appunti presi durante la traduzione).

8. Controllo qualità, ad esempio:

  • verifica di numeri, tag, parti di testo che sono state effettivamente tradotte o modificate, incoerenze, parti di testo ripetute;
  • verifica della lunghezza della traduzione, ad esempio nel caso di traduzioni di marketing e/o pubblicitarie (anche in ambito finanziario o assicurativo) che non devono superare un determinato numero di caratteri.

In questo caso, possiamo utilizzare: strumenti di controllo della qualità all’interno dei software di traduzione assistita (CAT) (in cui è possibile personalizzare le impostazioni); il conteggio caratteri in Word o Excel.

9. Segnalazioni al committente sul testo di partenza,

ad esempio di eventuali errori di battitura o incoerenze nel testo di partenza. A tale scopo, possiamo inserire commenti all’interno della traduzione o utilizzare altri canali di comunicazione.

10. Modalità di editing di un PDF:

per alcuni progetti, ad esempio di marketing e/o pubblicitari (anche in ambito finanziario o assicurativo) è necessario lavorare direttamente all’interno di un PDF, inserendo le modifiche necessarie sulla base del (nuovo) documento ricevuto. In tale contesto, è fondamentale avere dimestichezza con gli strumenti di commento di un PDF e prestare attenzione alla coerenza nelle modalità di eliminazione, correzione e inserimento di un testo.

Cosa ne pensate di questo elenco e di questi suggerimenti? Vi vengono in mente altri aspetti a cui prestare attenzione o avete altri strumenti utili da segnalare? Fatemelo sapere nei commenti!

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